Cara Lilly, ognuna di noi potrebbe scrivere e riportare una sfumatura diversa del tuo essere, eri una donna complessa, intelligente, mai banale, sarcastica, intollerante alle ingiustizie, in particolare quelle nei confronti delle donne.
Ci tenevi a ricordare la tua storia, la persecuzione nazi-fascista che ti ha costretto ad abbandonare per un periodo la scuola, il luogo della libertà per eccellenza, perché solo con la conoscenza si può essere liberi/e e quindi scegliere. E poi è diventato il tuo lavoro.
Hai continuato a lottare per la libertà di esistere, di scegliere, di avere sogni e desideri attraverso l’impegno al Centro Antiviolenza.
Sei diventata la nostra Presidente con grande orgoglio e entusiasmo perché come spesso ripetevi avevi la testa e la forza di una ventenne.
Protagonista di innumerevoli momenti di felicità, ironia e sarcasmo ti ricordiamo con il calice alzato per brindare alla libertà.
Antifasciste e femministe con gioia, sempre!!
A presto Lilly.
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