iniziative contro la violenza

Inaugurazione Casa Rifugio Elisa e presentazione del progetto “Dodici mesi contro la Violenza”
Il Centro Antiviolenza Mascherona è lieto di invitarVi alla Conferenza Stampa per l’inaugurazione della nuova Casa Rifugio Elisa e alla presentazione del progetto “Dodici Mesi Contro la Violenza” che si terrà martedì 26 Novembre alle ore 11:30 presso la Sala della Trasparenza della Regione Liguria.
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne, le operatici del Centro Antiviolenza insieme a Ilaria Cavo, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Liguria,e al Dott. Davide Triacca di Costa Crociere Foundation, inaugureranno simbolicamente Casa Rifugio Elisa, la nuova casa protetta che accoglierà le donne che intraprendono percorsi di fuoriuscita dalla violenza. La Casa Rifugio Elisa è stata realizzata grazie alla progettualità de Il cerchio delle relazioni e con il sostegno della Regione Liguria e di Costa Crociere Foundation.
Casa Elisa è la rappresentazione concreta dell’impegno del Centro Antiviolenza Mascherona per garantire la protezione alle donne che scappano da situazioni di violenza, come sancito dall’articolo 23 della Convenzione di Istanbul: “Le Parti adottano le misure legislative o di altro tipo necessarie per consentire la creazione di rifugi adeguati, facilmente accessibili e in numero sufficiente per offrire un alloggio sicuro alle vittime, in particolare le donne e i loro bambini, e per aiutarle in modo proattivo”.
La Convenzione di Istanbul è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante volto a creare un quadro normativo completo a tutela delle donne contro qualsiasi forma di violenza. Dall’esperienza del Centro Antiviolenza Mascherona, che dal 2009 ad oggi ha accolto e sostenuto più di 4000 donne, è emersa la necessità di diffondere, per una maggiore conoscenza, le indicazioni in essa contenute. Per questo, coglieremo l’occasione per presentare il progetto “Dodici Mesi contro la Violenza”. Si tratta di un’agenda realizzata con il contributo di Coop Liguria, finalizzata a diffondere la Convenzione tra gli operatori e le operatici che si occupano del fenomeno. All’incontro parteciperanno il Procuratore di Genova Francesco Cozzi e il Presidente della Sezione Famiglia del Tribunale di Genova Francesco Mazza Galanti ai quali verranno consegnate alcune copie dell’agenda.
Iniziative 25 Novembre 2019
In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne, il Centro Antiviolenza Mascherona partecipa a numerose iniziative ed eventi:
  • Mercoledì 20 novembre ore 17 presso la Biblioteca Universitaria in via Balbi 44, presentazione del libro “Manifesto per la Verita” di Giuliana Sgrena con Donatella Alfonso organizzata dal Festival dell’Eccellenza al Femminile in collaborazione con il Centro antiviolenza Mascherona e l’ Ordine dei Giornalisti Liguria.
  • Giovedì 21 novembre alle ore 20:30 la nostra responsabile Manuela Caccioni interverrà all’incontro “I Diritti delle donne” presso la biblioteca di Ronco Scrivia.
  • Sabato 23 novembre parteciperemo a Roma al Corteo Nazionale Contro la Violenza sulle Donne organizzato da Non Una Di Meno.
  • Domenica 24 novembre alle ore 15 saremo al Circolo autorità Portuale in via Albertazzi per l’iniziativa “Stop alla violenza Ora!” organizzata da Donne Insieme San Teodoro e Anpi San Teodoro
  • Domenica 24 novembre alle ore 15:30 interverremo al Happening #Wall of Dolls and Art – Stop Violence #Tucomeme in piazza de Ferrari.
  • Domenica 24 novembre alle 18:30 ci sarà un nostro infopoint con il materiale informativo e i nostri gadget presso l’Arena di Albaro,
  • Lunedì 25 novembre alle ore 14 parteciperemo al convegno “I linguaggi della violenza” presso il Tribunale di Genova
  • Lunedì 25 novembre alle ore 15:30 parteciperemo all’iniziativa organizzata dall’Associazione GAU – Giovani Amici Uniti presso la sede in piazza supini 4.
  • Martedì 26 novembre organizziamo alle ore 11:30 presso la Sala della Trasparenza della Regione liguria una Conferenza Stampa per l’ Inaugurazione di Casa Elisa e presentare il progetto “Dodici Mesi contro La violenza” (more info coming soon)
  • Mercoledì 27 novembre alle ore 18 a Palazzo Ducale, Ammezzato ala est, saremo tra le relatrici del convegno “L’ultimo appuntamento chiarificatore” organizzata da ANDE Genova, Associazione Nazionale Donne Elettrici, in collaborazione con il Centro Antiviolenza Mascherona.

 

Genova è pronta a colorarsi di Rosa: boom di iscritte per la camminata delle donne!

Superate le mille iscritte per la prima edizione della manifestazione “Genova in Rosa” organizzata da My Trekking in collaborazione con il Centro Antiviolenza Mascherona. E il numero è destinato a crescere.

Oltre mille magliette sono pronte a colorare Genova: domenica 29 settembre, nel capoluogo ligure, è in programma la prima edizione di “Genova in Rosa”, una camminata di donne per le donne. La partenza è prevista alle ore 10 da piazza Rossetti, in zona Foce, camminata lungo Corso Italia e arrivo sulla spiaggia di Genova Boccadasse.

Si sono iscritte alla camminata tantissime donne di ogni età, dalle piccolissime alle novantenni. Il passaparola, grazie anche al contributo dei social network, è stato coinvolgente! Tante le iscrizioni online e tante anche le donne che si sono recate al Centro Antiviolenza Mascherona. Ci sarà tempo fino a inizio settimana prossima per iscriversi e poi, da giovedì 26 settembre, partirà la consegna delle magliette in piazza Colombo presso la sede del Centro Antiviolenza Mascherona.

Informazioni e aggiornamenti verranno pubblicate sulla pagina Facebook “Genova in Rosa”.

L’evento è patrocinato dalla Regione Liguria, dal Comune di Genova e dalla Consigliera di Parità Genova. Alla camminata hanno aderito il civ Boccadasse e il civ Foce che offriranno un piccolo ristoro alle partecipanti, la Dechatlon che ha fornito pettorali, barrette e gadget. Il ricavato dell’iniziativa verrà destinato a l Centro Antiviolenza Mascherona che ogni anno accoglie e sostiene più di cinquecento donne vittime di violenza.

 

Gli organizzatori:

MY TREKKING è una Associazione che si occupa di Escursionismo e Outdooor I nostri punti di forza:

  • 150 escursioni l’anno (tutti i sabati e tutte le domeniche)
  • escursioni facili, intermedie ed impegnative
  • soci di tutte le età
  • sezione Giovani e Sezione Family (genitori con minori)
  • blablacar interno per gli spostamenti in auto
  • eventi, aperitivi, cene per fare nuove amicizie
  • rekking ma anche ciaspolate, canoa, bicicletta e tanto altro!

 

Il Centro Antiviolenza Mascherona uno spazio di ascolto e accoglienza destinato a ricevere le donne che autonomamente hanno scelto di avviare un percorso di fuoriuscita dalla violenza. Il Centro dispone di un’équipe composta da educatrici, psicologhe, avvocate e volontarie preparate a fornire informazioni, accogliere, indirizzare e supportare rispetto al tema specifico della violenza di genere.  Ad ogni donna sono garantiti il rispetto della segretezza, della riservatezza e la gratuità dei servizi. Il Centro Antiviolenza Mascherona è gestito dalla Cooperativa sociale Il Cerchio delle Relazioni.

 

Convegno “Perché non si crede alla parola delle donne?”

Il 26 febbraio u.s. la Rete D.i.Re ha presentato il “Rapporto Ombra” delle associazioni di donne per il GREVIO, il gruppo di esperte incaricate di monitorare l’attuazione della convenzione di Istanbul in Italia. 
Il Rapporto Ombra mette in evidenza alcune carenze ed evidenzia come “Il percorso di uscita dalla violenza è funestato da alti livelli di vittimizzazione secondaria. Manca un approccio di genere, e non si mette la tutela dei diritti umani della donna e dei suoi figli al centro dell’azione”.
C’è un diffuso mancato riconoscimento della parola delle donne che non vengono credute, viene messa in discussione la veridicità del loro racconto o esso viene minimizzato. Inoltre, i reati contro le donne sono gli unici in cui l’attenzione ricade non sull’autore, ma sulla vittima e su cosa ha fatto per provocare la violenza. Alla donna si chiede perché è rimasta così tanto tempo nella situazione di violenza, perché non si è cercata un lavoro per rendersi autonoma dal maltrattante, viene attenzionata la sua vita, la sua morale sessuale, il suo comportamento, la sua genitorialità. Cosa che non viene fatta con gli autori di violenza. 
Il Rapporto Ombra, inoltre focalizza “un problema cruciale nella trattazione dei casi di violenza domestica nei Tribunali. Il mancato riconoscimento della violenza nelle vicende delle separazioni e degli affidamenti, visite e custodie dei figli, è uno dei nervi scoperti del sistema italiano, e quello in cui pregiudizi e stereotipi incidono in modo più evidente limitando il diritto delle donne e dei loro figli di vivere libere dalla violenza e esponendoli a maggiori pericoli anziché proteggerli. Si rileva quindi la gravissima assenza di riconoscimento della violenza di genere all’interno del diritto di famiglia e dei tribunali civili”.
La Convenzione di Istanbul, ratificata in Italia nel 2013, condanna questo tipo di modalità di rapportarsi con le donne vittime di violenza, una modalità che pregiudica il loro percorso di fuoriuscita. Di questo ne discuteremo nel corso del convegno, cercando di individuare esperienze di buone prassi che pongano i diritti delle donne al centro attraverso una collaborazione efficace tra tutti gli enti, le istituzioni e le organizzazioni pertinenti.
L’avvocata Manuela Ulivi (Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate di Milano – CADMI) presenterà il Rapporto Ombra per il GREVIO e il quadro relativo all’attuazione della Convenzione di Istanbul in Italia.
La prima sessione “Risorse e criticità della Rete a sostegno delle Donne“, coordinata da Silvia Cristiani, psicologa del Centro antiviolenza Mascherona, si aprirà con l’esperienza di Rete della Questura di Genova attraverso l’intervento di Alessandra Bucci, Dirigente Ufficio Prevenzione Generale. Seguirà l’intervento di Ilenia Sanzo che presenterà il progetto REVIVAL: Right Environment to protect women VIctims of Violence At each Level realizzato dello Spazio Donna di Caserta. Si tratta di un progetto finalizzato alla realizzazione di un percorso formativo interistituzionale tra pubblico e privato nel campo sociale, legale e sanitario per fornire procedure operative atte a facilitare la presa in carico della vittima. Durante la mattinata interverrà Cristina Mastronardi, supervisora dell’ Associazione EMDR Italia, che porterà la metodologia del trattamento del trauma, su donne vittime di violenza di genere, attraverso l’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari). A concludere il primo panel sarà Giovanni Cabona, Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali Liguria, che riporterà il focus su Genova e sulla Rete Territoriale.
La seconda sessione “Vittimizzazione Secondaria”, coordinata da Francesca Forleo, giornalista de Il Secolo XIX, si aprirà con l’intervento di Teresa Bruno, psicologa e Responsabile scientifica del Centro Antiviolenza Artemisia di Firenze, sulle diverse forma di vittimizzazione secondaria e sull’impatto che ha nei percorsi di uscita dalla violenza. Seguirà l’intervento di Fabio Roia, magistrato e Presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, che si occupa di violenza contro le donne dal 1991 e che sull’argomento della vittimizzazione secondaria ha scritto un libro: “Crimini contro le donne. Politiche, leggi, buone pratiche”. Il terzo intervento della sessione sarà a cura del Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Genova, Francesco Cozzi che, collegandosi alle parole di Roia, riporterà il focus sulla città di Genova.
L’intervento finale sarà curato da Silvia Neonato, giornalista e femminista, che concluderà il convegno rilanciando le buone pratiche emerse durante la giornata e relative al sostegno delle donne che fuoriescono dalla violenza.

 

FIGLIE DI SHERAZADE – 4 dicembre – Teatro Modena – Genova

Concludiamo gli eventi per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne con lo spettacolo teatrale Figlie di Sherazade! Vi aspettiamo tutte e tutti martedì 4 dicembre alle ore 20:30 presso il Teatro Nazionale di Genova in piazza Gustavo Modena a Genova Sampierdarena

FIGLIE DI SHERAZADE
di e con Chiara Casarico e Tiziana Scrocca | ingresso 10€ | L’incasso sarà devoluto a favore del Centro antiviolenza Mascherona

LO SPETTACOLO

FIGLIE DI SHERAZADE
Scritto, diretto e interpretato da Chiara Casarico e Tiziana Scrocca
Musiche originali Rosie Wiederkehr (Agricantus) e Ruth Bieri
Scene: Franca D’Angelo – Nato Frascà

È la storia vera di due giovani donne che raccontano affinché altre donne possano un giorno vivere in condizioni migliori. Due storie esemplari, due punti di vista apparentemente divergenti che convergono in un unico desiderio: la speranza di un mondo migliore.

PREMI
Premio RadioRAI Microfono di Cristallo
Finalista al Premio Ustica per il Teatro 2007
Finalista al Festival Internazionale di Lugano
Lettera di Encomio del Presidente della Repubblica

http://www.ilnaufragarmedolce.it/spett…/figlie-di-sherazade/

LIBERE DI ESSERE è un progetto nazionale realizzato con il contributo dei fondi 8xmille della Tavola Valdese | Dal 19 novembre al 4 dicembre, in vista (e in conclusione) della Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne (25 novembre), lo spettacolo Figlie di Sherazade toccherà 5 città italiane: ROMA, RIESI, PALERMO, CATANIA, GENOVA, portando un aiuto concreto devolvendo gli incassi ai Centri Antiviolenza: “DIFFERENZA DONNA”, SERVIZIO CRISTIANO ISTITUTO VALDESE, “LE ONDE”, “THAMAIA”, “MASCHERONA”.

Martedì 4 dicembre ore 20:30 | *TEATRO NAZIONALE GENOVA – SALA MODENA* | Piazza Modena 3

| LIBERE DI ESSERE | con il contributo dei fondi *8xmille della Tavola Valdese* | in conclusione della *Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne*
presenta lo spettacolo
*Figlie di Sherazade
di e con Chiara Casarico e Tiziana Scrocca

Lo spettacolo è stato rappresentante in 5 città italiane: *ROMA, RIESI, PALERMO, CATANIA, GENOVA*, portando un aiuto concreti ai Centri Antiviolenza, gli incassi saranno infatti devoluti a favore di: *“DIFFERENZA DONNA”, SERVIZIO CRISTIANO ISTITUTO VALDESE, “LE ONDE”, “THAMAIA”, “Centro antiviolenza Mascherona”.*

https://teatronazionalegenova.it/fuori-cartellone/

Info biglietteria 010 5342 300
https://teatronazionalegenova.it/
info@teatronazionalegenova.it

ACQUISTO BIGLIETTI:
https://www.happyticket.it/…/101864-20-5851-figlie-di-shera…

#alidiautonomia. Dal 19 al 26 novembre la campagna con numero solidale 45593, sostenuta da Ermal Meta

Nella settimana della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, è possibile attraverso al numero 45593 donare 2 euro (solo con SMS da cellulare) o 5/10 euro (solo con chiamata da fisso) al progetto #alidiautonomia di D.i.Re Donne in Rete contro la violenza
La campagna invita a sostenere le oltre 20.000 donne che ogni anno sono accolte dalle 80 organizzazioni della rete D.i.Re nel momento in cui lasciano il centro antiviolenza e riprendono pienamente in mano la propria vita.

Le donazioni ricevute permetteranno la realizzazione del progetto: un fondo per consentire alle donne vittime di violenza e ai loro figli e figlie in uscita dalle case rifugio di completare il percorso verso la piena autonomia nel medio-lungo periodo.

Il progetto è destinato a donne con particolari difficoltà economiche, e mette a disposizione un contributo per affrontare spese essenziali – le mensilità anticipate per l’affitto di una nuova casa, l’acquisto di mobili e utensili – ma anche le attività sportive e ricreative per bambini e bambine affinché possano recuperare rapidamente una vita simile a quella dei loro coetanei.

Ermal Meta per #alidiautonomia
La campagna #alidiautonomia è sostenuta da Ermal Meta, che con la canzone Vietato morire ha portato il tema della violenza contro le donne al Festival di Sanremo, dando voce alla necessità di un cambiamento culturale che coinvolga tutti e tutte per contrastarla.

“Pari e differenti”: al via il progetto pilota nelle scuole primarie del Centro Antiviolenza Mascherona

Genova – Parte oggi, lunedì 19 novembre 2018, il progetto pilota “Pari e differenti: lo impariamo a scuola” realizzato gratuitamente dal Centro Antiviolenza Mascherona con gli studenti e le studentesse della Scuola Primaria G. Daneo a Genova.

Il progetto coinvolge 12 classi, con ognuna delle quali verrà svolto un incontro laboratoriale di due ore. Gli incontri sono calendarizzati nella settimana dal 19 al 23 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che sarà domenica 25 novembre.

Obiettivo principale del progetto è stimolare nei bambini/e la percezione della parità/disparità di divisione  di compiti e ruoli nelle relazioni quotidiane e riappropriarsi della libertà di esprimere la propria personalità, al di là delle attese legate al genere di appartenenza.

“Le attività da realizzare si pongono innanzitutto, come stimolo al cambiamento di prospettiva, alla partecipazione, alla messa in discussione dell’ovvio, dello stereotipo.” – afferma la dott.ssa Manuela Caccioni, responsabile del Centro Antiviolenza Mascherona – “Sin dalla primissima infanzia, i bambini interiorizzano all’interno dei contesti di vita di tipo familiare e/o educativo costruzioni sociali legate ai ruoli di genere con i connessi stereotipi, tuttavia sono anche pienamente capaci di de-costruire tali modelli se stimolati in questa direzione, maturando differenti percezioni.”

Il progetto vuole essere un primo passo per la presa di coscienza che sono possibili altri comportamento e relazioni fra i generi e che ci si può attivare nel proprio piccolo, a livello individuale, per poi agire a livello sociale per una società basata sul rispetto di sé e degli altri che permetta di riconoscere, accettare e valorizzare ciò che troviamo differente, altro da noi. Lavorare sul rispetto reciproco, sulle differenze/somiglianze, sulle emozioni e sull’affettività consente di comprendere come, per i bambini di questa fascia di età, tali sollecitazioni siano adeguate e comprensibili.

Educare all’affettività e alle pari opportunità in questi contesti è fondamentale: non si tratta soltanto di fornire gli strumenti per accedere concretamente a queste tematiche ma, soprattutto, di creare uno spazio in cui i bambini possano iniziare a prendere consapevolezza di sé e del mondo che li circonda e in cui gli adulti possano acquisire le competenze utili per accompagnarli in questi percorsi. È opportuno fornire a ciascun bambino la possibilità di partire dalla propria individualità per entrare nella complessità delle dinamiche di relazione con l’altro, sia comprendendo le specificità e le differenze, sia valorizzando i propri desideri e le proprie caratteristiche. L’ambiente educativo è chiamato a fornire strumenti utili al bambino per de-costruire l’ambiente sociale in cui è inserito, permettendogli di riformulare una propria visione del mondo basata sull’accettazione e sul rispetto dell’altro, soprattutto alla luce della profonda delega degli aspetti educativi alla scuola da parte delle famiglie, in questo specifico momento storico.

Il progetto aderisce alle Linee guida e al Piano Nazionale per l’educazione al rispetto pubblicate dal MIUR  il 27 ottobre 2017 in attuazione dell’art. 1 comma 16 della L. 107/2015 che recita: “Il piano triennale dell’ offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119”. Il suddetto comma dà attuazione ai princìpi fondamentali di pari dignità e non discriminazione di cui all’articolo 3 della Costituzione Italiana

 

NO Pillon: il 10 novembre l’Italia scende in piazza per fermare il ddl sull’affido condiviso

NO Pillon: il 10 novembre l’Italia scende in piazza per fermare il ddl sull’affido condiviso

 

Genova – Il 10 novembre sarà una giornata di mobilitazione nazione in tutta Italia per chiedere l’immediato ritiro  del disegno di legge presentato dal Senatore Pillon che, in tema di disciplina di separazione dei coniugi e affido dei minori, vuole apportare modifiche ritenute lesive dei diritti delle donne, delle bambine e dei bambini.

A Genova le operatrici dei Centri Antiviolenza della rete D.i.Re insieme a tante altre realtà locali hanno indetto un’assemblea pubblica di approfondimento che si svolgerà sabato 10 novembre alle ore 15:30 presso lo Spazio Comune Giardini Luzzati.

Le organizzatrici sostengono che, se verranno approvati il Disegno di legge Pillon e le eventuali integrazioni previste in altri 3 disegni di legge sulla stessa materia attualmente in discussione al Senato, separazione e affido rischiano di diventare un campo di battaglia permanente.

I figli e le figlie diventeranno ostaggi di un costante negoziato sotto tutela mentre le donne, la parte in genere economicamente più debole delle coppie perché su di esse grava il lavoro di cura, rischiano di restare stritolate in un percorso pensato soprattutto per imporre e arricchire una nuova figura professionale, quella del mediatore familiare, disconoscendo la pervasiva violenza maschile che è causa di tante separazioni.

La mobilitazione genovese è indetta dal Centro Antiviolenza Mascherona, Centro per non subire violenza da Udi, Il Cerchio delle Relazioni Cooperativa Sociale Onlus, Gruppo Mafalda Sampierdarena, Il Circolo delle Ingrate, Casa di Quartiere di Trasta, Non Una Di Meno Genova, Associazione Usciamo dal Silenzio Genova, CGIL Liguria, CGIL Genova, Left Lab, Associazione Onlus Rainbow Pangender Pansessuale Gaynet Liguria, Casa Maternità Le Maree, Alternativa Libertaria/fdca sezione Nino Malara Genova, Associazione per un Archivio dei Movimenti, SpA politiche di donneLilith Associazione Culturale, AG-AboutGender, Associazione culturale, Arci Liguria, Arci Genova, LSOA Buridda.

 

 

Appello della mobilitazione

Il disegno di legge proposto dal Senatore Pillon sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori ci porta indietro di 50 anni e trasforma le vite degli ex coniugi e dei loro figli/e in un percorso a ostacoli.

A parole vorrebbe conciliare i loro problemi, ma di fatto crea maggiori contrasti, imponendo regole che stravolgerebbero la vita proprio di quei figli che vorrebbe tutelare. L’iniziativa legislativa mira, infatti, a ristabilire il controllo pubblico sui rapporti familiari e nelle relazioni attraverso interventi disciplinari, con una compressione inaccettabile dell’autonomia personale dei/delle singoli/e.

Diciamo NO alla mediazione obbligatoria

perché la mediazione ha come presupposto la scelta volontaria delle parti e relazioni simmetriche non segnate dalla violenza. Nella proposta Pillon, l’obbligo di mediazione viola apertamente il divieto previsto dall’art. 48 della Convenzione di Istanbul, mette in pericolo le donne che fuggono dal partner violento, oltre a generare uno squilibrio tra chi può permettersi questa spesa e chi non può perché non è previsto il patrocinio per i meno abbienti.

Diciamo NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori che comportano la divisione a metà dei figli/e considerati alla stregua di beni materiali. Il principio della bigenitorialità, così applicato, lede il diritto dei minori alla stabilità, alla continuità, e all’espressione delle loro esigenze e volontà, riportando la genitorialità al concetto della potestà sui figli anziché a quello della responsabilità, già acquisito in sede europea e italiana come principio del rapporto genitori/figli.

Diciamo NO al mantenimento diretto perché presuppone l’assenza di differenze economiche di genere e di disparità per le donne nell’acceso alle risorse, nella presenza e permanenza sul mercato del lavoro, nei livelli salariali e nello sviluppo della carriera.   Cancellare l’assegno di mantenimento a favore dei figli dà per scontato che ciascun genitore sia nella condizione di dare al figlio pari tenore di vita. Ciò nella maggioranza dei casi non è vero, come i dati Istat confermano. La disparità di capacità economiche dei genitori comporterà una disparità di trattamento dei figli quando saranno con l’uno o l’altro genitore.

Diciamo NO al piano genitoriale perché incrementa le ragioni di scontro tra i genitori e pretende di fissare norme di vita con conseguenti potenziali complicazioni nella gestione ordinaria della vita dei minori. Non si possono stabilire in via preventiva quali saranno le esigenze dei figli, che devono anche essere differenziate in base alla loro età e crescita. Il minore con il Ddl Pillon diventa oggetto e non soggetto di diritto.

Diciamo NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale proposto dal Ddl che presuppone esservi manipolazione di un genitore in caso di manifesto rifiuto dei figli di vedere l’altro genitore, con la previsione di invertire il domicilio collocando il figlio proprio presso il genitore che rifiuta. E conseguente previsione di sanzioni a carico dell’altro che limitano o sospendono la sua responsabilità genitoriale. Si contrasta così la possibilità per il minore di esprimere il suo rifiuto, avversione o sentimento di disagio verso il genitore che si verifichi essere inadeguato o che lo abbia esposto a situazioni di violenza assistita.

#FermatePillon. #FermiamoPillon

CreaBellezza – Presentazione della campagna “Dai un taglio alla violenza”

Lunedì 15 ottobre 2018 Cna Genova organizza, nella splendida cornice del Palazzo della Borsa di Genova la terza edizione del Creabellezza, in Via XX Settembre 44 dedicato ai professionisti dell’estetica e dell’acconciatura.

L’evento, a cura di Cna Benessere Genova, è dedicato ai professionisti del settore, con un programma ricchissimo che prevede non solo occasioni di aggiornamento, ma anche momenti piacevoli di intrattenimento legati alla moda, alla bellezza e alla cura del corpo.

La prima parte della giornata sarà dedicata all’Estetica: si parlerà di estetica sociale, con la presentazione dei corsi in partenza e con alcune testimonianze sul Progetto Dalia di Cna La Spezia. Successivamente saranno  presentati alcuni trattamenti Innovativi  da Sothys e Novavision, aziende leader del settore.

La seconda parte della giornata sarà dedicata all’Acconciatura, con Hair show a cura di Vitalis e con due sfilate di moda a cura di D’Urso Sartoria e Morgan Visioli Fashion.

Interverranno il Segretario Cna Barbara Banchero, la Presidente di Cna Genova Paola Noli, iI presidente Cna Benessere Nazionale Antonio Stocchi e il Presidente Benessere Genova , Giuseppe Graci.

L’evento è organizzato in collaborazione con Ecipa Genova, struttura formativa fra le più qualificate del comparto artigiano e delle piccole imprese, specializzata nella formazione legata al benessere.

L’evento è gratuito previa iscrizione :CliccaQui

10 novembre: 1, 10, 100 piazze per fermare il Ddl Pillon

Comunicato di D.i.Re Donne in rete contro la violenza

Il disegno di legge proposto dal Senatore Pillon sulla revisione delle norme in materia di separazione, divorzio e affido dei minori ci porta indietro di 50 anni e trasforma le vite degli ex coniugi e dei loro figli/e in un percorso a ostacoli.

A parole vorrebbe conciliare i loro problemi, ma di fatto crea maggiori contrasti, imponendo regole che stravolgerebbero la vita proprio di quei figli che vorrebbe tutelare. L’iniziativa legislativa mira, infatti, a ristabilire il controllo pubblico sui rapporti familiari e nelle relazioni attraverso interventi disciplinari, con una compressione inaccettabile dell’autonomia personale dei/delle singoli/e.

Diciamo NO alla mediazione obbligatoria

perché la mediazione ha come presupposto la scelta volontaria delle parti e relazioni simmetriche non segnate dalla violenza. Nella proposta Pillon, l’obbligo di mediazione viola apertamente il divieto previsto dall’art. 48 della Convenzione di Istanbul, mette in pericolo le donne che fuggono dal partner violento, oltre a generare uno squilibrio tra chi può permettersi questa spesa e chi non può perché non è previsto il patrocinio per i meno abbienti.

Diciamo NO all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione/residenza dei minori

che comportano la divisione a metà dei figli/e considerati alla stregua di beni materiali. Il principio della bigenitorialità, così applicato, lede il diritto dei minori alla stabilità, alla continuità, e all’espressione delle loro esigenze e volontà, riportando la genitorialità al concetto della potestà sui figli anziché a quello della responsabilità, già acquisito in sede europea e italiana come principio del rapporto genitori/figli.

Diciamo NO al mantenimento diretto

perché presuppone l’assenza di differenze economiche di genere e di disparità per le donne nell’acceso alle risorse, nella presenza e permanenza sul mercato del lavoro, nei livelli salariali e nello sviluppo della carriera.   Cancellare l’assegno di mantenimento a favore dei figli dà per scontato che ciascun genitore sia nella condizione di dare al figlio pari tenore di vita. Ciò nella maggioranza dei casi non è vero, come i dati Istat confermano. La disparità di capacità economiche dei genitori comporterà una disparità di trattamento dei figli quando saranno con l’uno o l’altro genitore.

Diciamo NO al piano genitoriale

perché incrementa le ragioni di scontro tra i genitori e pretende di fissare norme di vita con conseguenti potenziali complicazioni nella gestione ordinaria della vita dei minori. Non si possono stabilire in via preventiva quali saranno le esigenze dei figli, che devono anche essere differenziate in base alla loro età e crescita. Il minore con il Ddl Pillon diventa oggetto e non soggetto di diritto.

Diciamo NO all’introduzione del concetto di alienazione parentale

proposto dal Ddl che presuppone esservi manipolazione di un genitore in caso di manifesto rifiuto dei figli di vedere l’altro genitore, con la previsione di invertire il domicilio collocando il figlio proprio presso il genitore che rifiuta. E conseguente previsione di sanzioni a carico dell’altro che limitano o sospendono la sua responsabilità genitoriale. Si contrasta così la possibilità per il minore di esprimere il suo rifiuto, avversione o sentimento di disagio verso il genitore che si verifichi essere inadeguato o che lo abbia esposto a situazioni di violenza assistita.

Saremo per questo in piazza in tante città del paese il 10 novembre

per una mobilitazione generale che coinvolga donne e uomini della società civile, del mondo dell’associazionismo e del terzo settore, ordini professionali e sindacati, tutti i cittadini che ritengono urgente in questa complessa fase politica ripristinare la piena agibilità democratica e contrastare la crescente negazione dei diritti e delle libertà a partire dalla libertà delle donne.

#FermatePillon. #FermiamoPillon

Promosso da:

  • D.i.Re Donne in rete contro la violenza
  • Udi Unione donne in Italia
  • Telefono Rosa
  • Maschile Plurale
  • CAM Centro di ascolto uomini maltrattanti
  • CGIL Confederazione generale italiana del lavoro
  • UIL Unione italiana del lavoro
  • Rebel Network
  • NUDM Non una di meno
  • CISMAI Coordinamento italiano servizi maltrattamento all’infanzia
  • ARCI
  • Rete Relive
  • Educare alle Differenze
  • BeFree
  • Federico nel Cuore
  • Movimento per l’Infanzia
  • Le Nove
  • Terre des hommes
  • Associazione Manden

 

Adesioni locali Genova:

  • Centro Antiviolenza Mascherona
  • Il Cerchio delle Relazioni Cooperativa Sociale Onlus
  • Gruppo Mafalda Sampierdarena
  • Il Circolo delle Ingrate
  • Casa di Quartiere di Trasta
  • Non Una Di Mano Genova
  • Associazione Usciamo dal Silenzio Genova
  • CGIL Liguria
  • CGIL Genova
  • Left Lab
  • Associazione Onlus Rainbow Pangender Pansessuale Gaynet Liguria
  • Casa Maternità Le Maree
  • Alternativa Libertaria/fdca sezione Nino Malara Genova
  •  Associazione per un Archivio dei Movimenti  
  •  SpA politiche di donne
  •  Lilith Associazione Culturale 
  •   AG-AboutGender, Associazione culturale
  • Arci Liguria
  • Arci Genova
  • LSOA Buridda